mercoledì 4 marzo 2020

il Pozzo canadese

Il "pozzo canadese" ovvero come risparmiare energia utilizzando il terreno come scambiatore ed equalizzatore termico.

La diffusione dei sistemi di  ventilazione meccanica controllata (VMC) è una tecnologia sempre più diffusa nelle nuove costruzioni e nelle ristrutturazioni.

In presenza di un adeguato spazio nella pertinenza dell'abitazione, si può "facilmente" abbinare alla VMC un sistema geotermico di trattamento dell'aria in ingresso.
Il passaggio dell'aria di rinnovo attraverso un percorso interrato, adeguatamente dimensionato e progettato, permette un appiattimento delle temperature in ingresso sia in inverno che in estate, in funzione della profondità di posa, come si vede nel grafico allegato. 


Il trattamento geotermico dell'aria in ingresso permette pertanto una serie di vantaggi diretti e indiretti: temperature di ingresso piu' vicine ai setpoint ambiente, minore necessità di intervento per evitare il ghiacciamento dello scambiatore del VMC, aria in ingresso estiva con quantità di umidità minori rispetto a quella non trattata attraverso lo scambiatore aria-terra. 

A fronte dei vantaggi sopra elencati bisogna progettare e realizzare l'intervento in modo che il tubo scambiatore rispetti le seguenti caratteristiche:

- non deve emettere odori o sostanze nocive per la salute,
- il materiale di cui è fatto non deve raccogliere umidità,
- deve eliminare in modo sicuro la condensa che si forma in estate.

Con una adeguata progettazione il sistema pertanto è in grado di ridurre il fabbisogno energetico dell'edificio garantendo, nel contempo, la qualità dell'aria in ingresso nella nostra abitazione. 

mercoledì 26 febbraio 2020

LA RELAZIONE SUL CONTENIMENTO DEL CONSUMO ENERGETICO DEGLI EDIFICI (ex Legge 10/91): DA OBBLIGO AD OPPORTUNITA'


Quando si interviene sull'involucro edilizio è quasi sempre necessaria la relazione sul contenimento energetico (ex legge 10/91).
In particolare, intervenendo su più del 10% della superficie disperdente lorda dell’unità immobiliare si deve fare la relazione sul contenimento energetico con un approfondimento diverso a seconda delle superfici impegnate.

Se l'intervento riguarda l'impianto, la ex legge 10, è obbligatoria se si mette mano contemporaneamente a tutte e 3 le componenti principali dell’impianto: generazione, distribuzione e emissione.


Dagli esempi sopra esposti risulta chiaro che quando si decide di ristrutturare molto spesso si ha l'obbligo di rivolgersi ad un professionista per la redazione della relazione sopra citata.

L'obbligo imposto dalla legge puo' diventare un'opportunità: valutare e realizzare insieme al proprio consulente soluzioni che aumentino l'efficienza e il confort delle proprie abitazione, rispettando i parametri normativi e migliorando la propria impronta energetica, potendo anche contare sui numerosi percorsi di agevolazione fiscale presenti per interventi di questo tipo (ecobonus, conto termico, ecc.) 

mercoledì 19 febbraio 2020

REALIZZAZIONE DELLA RETE FOGNARIA E DELLA SOSTITUZIONE DELLA RETE IDRICA IN COMUNE DI LOZZO ATESTINO






La nuova fognatura







Il progetto si propone di risolvere i problemi esistenti della raccolta e depurazione delle acque nella frazione di Lanzetta mediante l’estensione della rete fognaria, permettendo così il raggiungimento di un sostanziale abbattimento dell’inquinamento diffuso causato dalla dispersione degli stessi reflui fognari direttamente in scolo o nel sottosuolo per mancanza di idonea rete di raccolta.






La sostituzione dell’acquedotto esistente



Lo scopo del progetto è la sostituzione delle condotte ammalorate e l’aumento della portata di progetto di dette condotte








Acquedotto
–Circa 1200 metri sulla frazione di Lanzetta
–Oltre 2000 metri per il collegamento da Lanzetta a Valbona

Fognatura:
–Circa 1400 metri di condotta a gravità
–Oltre 1600 metri di condotta a pressione

Per un totale di oltre 6 Km di tubazioni posate

venerdì 14 febbraio 2020

BONUS FACCIATE 2020


La legge di bilancio per il 2020 prevede che per le spese documentate, relative agli interventi finalizzati al recupero o restauro della facciata esterna degli edifici esistenti ubicati in zona A o B ai sensi del decreto del Ministro dei lavori pubblici 2 aprile 1968, n. 1444, spetta una detrazione dall'imposta lorda pari al 90 per cento. 
La detrazione dovuta è ripartita in dieci anni.
Quando i lavori della facciata non riguardano la sola pulitura o tinteggiatura esterna, e interessino oltre il 10 per cento della superficie disperdente lorda complessiva dell’edificio, gli interventi devono soddisfare i requisiti di legge dal punto di vista del risparmio energetico e in particolare i limiti previsti dalla tabella 2 dell’allegato B al decreto del Ministro dello sviluppo economico 11 marzo 2008, che regola gli interventi per la detrazione degli ecobonus.
Per la detrazione si applicano le disposizioni del decreto Mef n. 41/1998, ossia il regolamento in materia di detrazioni per le spese di ristrutturazione edilizia.