Via
Ponte dell’Asse in comune di Lozzo Atestino è costruita su un rilevato che è interessato da
anni da una situazione di dissesto della sede stradale.
Questo
dissesto si configura in maniera particolare lungo un tratto di
lunghezza circa 70 metri in un tratto di argine privo di alberature dove, al di sotto del piano stradale,
si è osservato la presenza, come materiale di scavo di argilla
molle.
Modello stratigrafico utilizzato per l’analisi a ritroso |
L’argilla
molle ha caratteristiche meccaniche scarse e, in particolari
situazioni e per particolari condizioni idrogeologiche e geologiche,
la forza di gravità provoca dei cedimenti di questo materiale.
A
seguito di questa presenza si è proceduto ad analizzare i terreni
naturali al di sotto del rilevato, al fine di verificare se e quale
potesse essere l’intervento più adatto ad un eventuale rinforzo di
arginatura nel tratto interessato.
Le
indagini eseguite hanno permesso di individuare una successione
stratigrafica costituita da un’alternanza di terreni con una bassa
resistenza a compressione fino a profondità considerevoli.
Tale
particolare stratigrafia del terreno ha portato a scegliere una
tipologia di intervento che utilizzi un tirante passivo, nei quali la
sollecitazione di trazione nasce quale relazione a seguito di una
deformazione dell’opera ancorata e che quindi sfrutti l’aderenza
specifica del Terreno argilloso
Sezione
esplicativa della struttura di sistemazione
|
Le
opere di sostegno si articolano nella posa di un ordine di gabbioni
in rete di acciaio zincato riempiti di materiale arido secco, e
sostenuti da ancoraggi passivi in barra autoperforante per una
lunghezza di circa 8 m di profondità e un passo di 2 metri lineari,
la cui posa si sviluppa nelle seguenti 3 fasi:
-
Perforazione: viene eseguito il foro nel terreno tramite rotopercussione con punta a perdere fino al raggiungimento della lunghezza di progetto dell’ancoraggio, con l’iniezione di boiacca molto fluida che funge da sostegno e fluido di spurgo e con l’eventuale ausilio di appositi centratori, che permettono il completo ricoprimento della barra assicurando una opportuna protezione.
- Testata di ancoraggio: la barra viene infine congiunta alla parete esterna o alla struttura con un dado e una piastra di bloccaggio.
Grafico della sollecitazione sul chiodo |
Tale
intervento pertanto risponde positivamente ai parametri di calcolo
realizzando un sistema resistente in cui il valore della
sollecitazione è inferiore al valore della resistenza di progetto.
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