martedì 30 luglio 2019

Consolidamento argine Via Ponte dell’asse


Via Ponte dell’Asse in comune di Lozzo Atestino è costruita su un rilevato che è interessato da anni da una situazione di dissesto della sede stradale.

Questo dissesto si configura in maniera particolare lungo un tratto di lunghezza circa 70 metri in un tratto di argine privo di alberature dove, al di sotto del piano stradale, si è osservato la presenza, come materiale di scavo di argilla molle.

Modello stratigrafico utilizzato per l’analisi a ritroso
L’argilla molle ha caratteristiche meccaniche scarse e, in particolari situazioni e per particolari condizioni idrogeologiche e geologiche, la forza di gravità provoca dei cedimenti di questo materiale.

A seguito di questa presenza si è proceduto ad analizzare i terreni naturali al di sotto del rilevato, al fine di verificare se e quale potesse essere l’intervento più adatto ad un eventuale rinforzo di arginatura nel tratto interessato.


Le indagini eseguite hanno permesso di individuare una successione stratigrafica costituita da un’alternanza di terreni con una bassa resistenza a compressione fino a profondità considerevoli.

Tale particolare stratigrafia del terreno ha portato a scegliere una tipologia di intervento che utilizzi un tirante passivo, nei quali la sollecitazione di trazione nasce quale relazione a seguito di una deformazione dell’opera ancorata e che quindi sfrutti l’aderenza specifica del Terreno argilloso


Sezione esplicativa della struttura di sistemazione

Le opere di sostegno si articolano nella posa di un ordine di gabbioni in rete di acciaio zincato riempiti di materiale arido secco, e sostenuti da ancoraggi passivi in barra autoperforante per una lunghezza di circa 8 m di profondità e un passo di 2 metri lineari, la cui posa si sviluppa nelle seguenti 3 fasi:

  • Perforazione: viene eseguito il foro nel terreno tramite rotopercussione con punta a perdere fino al raggiungimento della lunghezza di progetto dell’ancoraggio, con l’iniezione di boiacca molto fluida che funge da sostegno e fluido di spurgo e con l’eventuale ausilio di appositi centratori, che permettono il completo ricoprimento della barra assicurando una opportuna protezione.


  • Cementazione: viene modificata la miscela della boiacca cementizia rendendola più densa, procedendo con l’iniezione a pressione fino alla completa cementazione della barra.

  • Testata di ancoraggio: la barra viene infine congiunta alla parete esterna o alla struttura con un dado e una piastra di bloccaggio.

Grafico della sollecitazione sul chiodo


Tale intervento pertanto risponde positivamente ai parametri di calcolo realizzando un sistema resistente in cui il valore della sollecitazione è inferiore al valore della resistenza di progetto. 




Nessun commento:

Posta un commento